Caratteristiche della patata a pasta gialla di Avezzano
La patata a pasta gialla di Avezzano si presenta con una forma tonda ovale ed una buccia irregolare. Con la patata a pasta gialla di Avezzano si possono realizzare patate fritte, patate al forno, gnocchi, piatti in umido. Infatti questo tipo di patata rispecchia al meglio le sue caratteristiche in cucina. Essa si presenta con un colore giallo intenso. Alcuni tuberi avendo un maggior quantitativo d’acqua, hanno un cedimento della loro consistenza, con conseguente sviluppo di zuccheri che al momento della cottura (frittura) formano una patina di zucchero che impedisce al calore di entrare fino in fondo.
Le nostre patate a pasta gialla di Avezzano, invece, avendo una consistenza con poca acqua e di conseguenza asciutta, permettono: al calore di entrare a fondo e di cuocere la patata in modo uniforme senza formare la patina di zucchero che impedisce al calore di cuocerla e non presentano colore rossastro al momento della cottura.
La patata mantiene il suo colore originale dopo la cottura.
Stoccaggio e conservazione delle patate
Le patate vengono stoccate in magazzino alla rinfusa all’altezza di 3 — 4 metri come si faceva un tempo senza aggiunta di conservanti(antigermoglio). I magazzini sono fatti in modo da essere areati e non hanno luce per evitare l’inverdimento .Le temperature invernali (4-8 gradi) permettono di conservare senza che germoglino o che diventino troppo dolci per il freddo. Nelle giornate piщ fredde d’inverno il magazzino viene riscaldato affinchи la temperatura non scenda sotto i 4 gradi.In questo modo si conservano fino maggio giugno.
Confezionamento
Il confezionamento viene fatto giornalmente e manualmente per evitare le ammaccature. Si usano una miniliena di selezione e una bilancia.Le confezioni sono da 5, 10 e 20 Kg.
La patata del Fucino, nota anche come patata di Avezzano, è una varietà di patata tipica della piana del Fucino, in Abruzzo. Riconosciuta ufficialmente con il marchio europeo IGP dall’anno 2016 fa parte dei Prodotti agroalimentari tradizionali abruzzesi come patata degli Altipiani d’Abruzzo.
Storia
Il prosciugamento e la bonifica del lago Fucino avvenuti nella seconda metà del XIX secolo per volontà di Alessandro Torlonia permisero attraverso il dissodamento dei terreni la coltivazione su una superficie iniziale di circa 15 000 ettari della patata, dei cereali, delle barbabietole da zucchero e di altri prodotti orticoli. La trasformazione lago-pianura ebbe nel territorio marsicano delle forti ripercussioni di carattere sociale, culturale ed economico.
Subito dopo il prosciugamento del lago vennero utilizzati oltre ai primi trattori Landini anche gli animali da lavoro, in particolare i bovini di razza marchigiana, per arare i campi. Questo avvenne fino all’esproprio dei terreni ai Torlonia, stabilito dalla riforma agraria del 1950, periodo in cui l’allevamento di bestiame suppliva alle esigenze dei contadini. A cominciare dagli anni sessanta l’avvento dell’imprenditoria, affiancata all’agricoltura di tipo tradizionale, trasformò l’economia della zona grazie anche al miglioramento delle infrastrutture.
La patata del Fucino era nota fino ai primi anni duemila semplicemente con il nome di “patata di Avezzano”.
Dai primi anni del XXI secolo con la realizzazione nella piana fucense dei centri di raccolta e di condizionamento le patate vengono stoccate, lavate e confezionate prima di essere immesse nei mercati nazionali.
Nel 2006 la patata del Fucino, già riconosciuta prodotto agroalimentare tradizionale, ha ottenuto il marchio europeo IGP.
Raccolta delle patate
La raccolta delle patate a pasta gialla si effettua nel mese di ottobre le temperature notturne si aggirano intorno ai 4 gradi centigradi, viene eseguita con macchina raccoglitrice di ultima generazione a norme cee dove viene fatta la prima sterratura e calibratura.le patate vengono portate in magazzino con rimorchi alla rinfusa.